…la Migrazione è legata strettamente ai Diritti, a ciò che noi siamo. …Questa faticosa, lenta rincorsa a trasformare i Diritti in realtà è la storia splendente e tragica dell’occidente. Li abbiamo garantiti tra noi, sconfiggendo i totalitarismi Rossi e Neri, ma li abbiamo annunciati anche agli altri, come la Buona Novella. Senza questa storia non siamo nulla. Siamo soltanto oggetti che abbiamo inventato per il nostro comodo o per distruggerci con maggior lena. I migranti ci ponevano la domanda: ma allora mentivate sui Diritti? Nasconderli non basterà a sollevarci dall’obbligo di rispondere.
Domenico Quirico, Diritti – Io sono
Ho incontrato persone arrivate nel nostro Paese alla ricerca di una vita migliore. Insieme a moltissime altre sbarcano e si confondono nell’indistinto afflusso di uomini e donne senza volto e senza storia. Non sappiamo nulla di loro. Da dove vengono, chi sono? Li vediamo da lontano. In televisione, su internet, paiono tutti uguali. E’ difficile riuscire a concepire il loro essere innanzitutto individui prima che migranti. Hanno alle spalle culture differenti che mai avrebbero voluto abbandonare, se non fossero stati costretti, rischiando la vita, a fuggire dalla guerra, dal terrorismo, dalle persecuzioni politiche e religiose, dalla fame. Afghanistan, Pakistan, Siria, Nepal, Libia, Gambia, Nigeria, Senegal, Egitto, Congo, Mali, Costa d’Avorio, Eritrea, Etiopia, questi sono i luoghi d’origine. Ho ascoltato i loro racconti, fitti di eventi e così interessanti da poter tutti singolarmente essere trama di un libro; ho pensato di affiancare ai loro ritratti venti volumi, uno per ogni storia, non ancora scritti, con le pagine bianche e la copertina come dedica fotografica alle singole storie.